Il comune di Potenza ha fatto sapere che nel periodo aprile-giugno 2023, gli sportelli per migranti hanno proseguito la propria attività garantendo l’apertura per n. 14 ore settimanali e realizzando gli interventi sia presso le sedi fisiche dedicate (n. 3 sedi dislocate nella città), sia in modalità “itinerante”, ovvero presso le sedi di altri soggetti istituzionali (Servizi sociali, Ospedale, Questura, ecc..) che operano nell’ambito di competenza del fondo e del progetto, o presso i luoghi di transito dei cittadini migranti. Partendo dalle conoscenze e dalle esperienze maturate nel corso degli anni da parte del Soggetto attuatore e grazie alla collaborazione con gli altri servizi territoriali, è stata strategica ai fini dell’efficacia dell’azione progettuale e dell’incremento della capacità della stessa di incrociare il target di riferimento, la scelta di adottare una modalità di “sportello itinerante”, che ha consentito di intercettare i migranti e di porre le basi per il raggiungimento degli obiettivi progettuali, nonché di offrire alle persone contattate un punto di riferimento ed un ponte tra loro ed i servizi presenti sul territorio. Gli sportelli hanno lavorato in una stretta logica di team con gli altri attori presenti sul territorio rafforzando così i rapporti di rete tra le realtà locali, ottenendo così lo scopo di favorire i percorsi di cittadinanza e coordinare le risposte alle problematiche rilevate. Le attività erogate, oltre quelle dirette alla singola persona, si sono concentrate anche sulla diffusione delle informazioni circa il progetto AIPIM, la presentazione degli sportelli, la distribuzione delle locandine informative. Gli interventi individuali, invece, sono stati incentrati su una capillare diffusione delle informazioni sugli aspetti pratici, giuridici e normativi, sulle attività di orientamento ai servizi e di informazione sui diritti e doveri in capo al target di riferimento. Altro elemento rilevante è stato il coordinamento tra i mediatori culturali impegnati nello stesso progetto, attraverso uno scambio vicendevole di informazioni utili alla soluzione delle problematiche poste dai cittadini migranti. I cittadini che hanno acconsentito alla compilazione della scheda anagrafica per il periodo di riferimento sono stati n. 38, numero significativo se si considera che trattasi di progetto alla sua prima attivazione. Allo stesso tempo, si evidenzia il fatto che i mediatori hanno segnalato la difficoltà ad acquisire la disponibilità alla compilazione della scheda anagrafica da parte di altri cittadini e/o di migranti intercettati dalle azioni di progetto, i quali che in diverse occasioni hanno vissuto tale richiesta con diffidenza, chiedendo le ragioni di tale monitoraggio. Questo ha fatto sì che, durante l’attuazione del progetto di sportello, si è deciso di intensificare le relazioni cosiddette informali, allo scopo di rendere in ogni caso un servizio informativo e di sostegno alle persone intercettate e servite, al di là della loro disponibilità ad aderire agli strumenti di monitoraggio adottati dal progetto. E’ auspicabile, alla luce degli effetti del progetto, attivare e potenziare iniziative attraverso i fondi della nuova programmazione FAMI.